Gli indici azionari hanno chiuso in rialzo ieri. L'S&P 500 è salito dello 0,67%, mentre il Nasdaq si è rafforzato dello 0,33%. Il Dow Jones Industrial Average è balzato dell'1,05%.

Il rally del mercato azionario, innescato dal taglio dei tassi della Federal Reserve, si è esaurito dopo i risultati deludenti di Oracle Corp. che hanno messo sotto pressione i titoli tecnologici. Gli investitori stanno inoltre rivedendo le proprie posizioni alla luce della realtà di riduzioni dei tassi più caute in futuro.

Il rendiconto di Oracle, al di sotto delle attese, hanno sollevato preoccupazioni sulla sostenibilità complessiva del settore tecnologico, che è stato il principale motore della crescita del mercato negli ultimi mesi. Il calo delle azioni Oracle ha innescato una reazione a catena che ha coinvolto altre grandi aziende tech come Microsoft, Apple e Amazon. Gli investitori temono che i tassi correnti, pur potenzialmente in diminuzione in futuro, stiano già comprimendo i profitti aziendali, specialmente nei settori sensibili ai tassi, come quello tecnologico.

I futures sul Nasdaq 100 sono scesi di oltre l'1,5%, mentre la svendita dei titoli tecnologici in Asia ha cancellato i guadagni regionali precedentemente registrati. I futures sull'S&P 500 hanno perso lo 0,8%. Le azioni Oracle, il cui destino è strettamente legato al boom dell'intelligenza artificiale, sono crollate di oltre il 10% negli scambi over-the-counter negli Stati Uniti dopo che le vendite dei servizi cloud nel secondo trimestre sono risultate leggermente inferiori alle previsioni degli analisti.

Come ho già segnalato, la Fed ha ridotto i tassi per la terza volta consecutiva, e il presidente Jerome Powell ha espresso ottimismo riguardo al rafforzamento dell'economia man mano che l'impatto inflazionistico delle politiche tariffarie di Trump si attenua. Questa è stata la prima volta dal 2019 che tre membri hanno votato contro la decisione di politica monetaria, con opinioni divise su entrambi i fronti. Il presidente della Fed ha anche suggerito che la banca centrale abbia adottato misure sufficienti per stabilizzare il mercato del lavoro, pur mantenendo i tassi a livelli tali da continuare a esercitare pressione sui prezzi. Ha inoltre sottolineato l'importanza dei prossimi report economici, invitando alla cautela nell'interpretare i dati sull'occupazione alla luce delle distorsioni tecniche emerse dopo lo shutdown governativo e l'interruzione della diffusione di alcuni dati.

In Giappone, la domanda di obbligazioni è stata la più forte dal 2020. I rendimenti su tutta la curva hanno raggiunto massimi pluriennali in seguito al rinnovato timore per la politica di bilancio e alla crescente attesa di un rialzo dei tassi da parte della Bank of Japan nella riunione della prossima settimana.

Sui mercati delle materie prime, l'attenzione si è concentrata sui prezzi del petrolio dopo che gli Stati Uniti hanno sequestrato una petroliera sanzionata al largo delle coste del Venezuela, scoraggiando ulteriori forniture da quel paese sudamericano e aumentando il rischio di escalation.

Per quanto riguarda il quadro tecnico dell'S&P 500, l'obiettivo principale degli acquirenti oggi sarà quello di rompere la resistenza più vicina a 6.837$. Questo aiuterebbe a mostrare forza e aprirebbe la strada a un nuovo livello di 6.854$. Un altro obiettivo prioritario per i rialzisti è il controllo di 6.874$, che rafforzerebbe le posizioni dei compratori. In caso di discesa dovuta a un calo della propensione al rischio, gli acquirenti devono farsi vivi intorno a 6.819$. La rottura di tale livello potrebbe rapidamente spingere lo strumento verso 6.792$ e poi a 6.772$.